XV Edizione della Giornata di Studio “OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE”

A cura della Società di Studi Geografici

OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE: Traiettorie / Trajectories

02 / 2025

Rimini, 15 Dicembre 2025

Presentazione

 

OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE: Traiettorie / Trajectories

XV Edizione della Giornata di Studio “Oltre la globalizzazione”

Nel suo libro sulla divisione spaziale del lavoro (1984) Doreen Massey affermava che l’organizzazione geografica della società è integrata sia con la politica che con la riproduzione sociale, implicando che il pensare geografico, in altri termini riconoscere e comprendere le variazioni geografiche, è essenziale all’interno delle strategie di cambiamento politico e sociale. La geografia indaga cioè le dinamiche spaziali del contemporaneo, osserva le modalità con cui le relazioni fra poteri e fenomeni plasmano il territorio identificando i processi in divenire e le loro traiettorie. Traiettorie è quindi un termine fecondo per la disciplina, rimanda alla multidisciplinarità e inclusività del sapere geografico nella sua duplice dimensione spaziale (di scala) e temporale (di evoluzione) e favorisce il confronto sui molti temi che la geografia indaga tracciandone complessità, direzioni, trasformazioni e cambiamenti.
Ampliando lo spettro delle riflessioni già affrontate nel corso delle edizioni precedenti, la XV edizione della Giornata di Studio “Oltre la Globalizzazione” guarda alle visioni sul futuro, si concentra cioè sull’”Oltre” nel suo significato prospettico con l’intento di leggere linee e percorsi dei fenomeni in atto e contribuire ai molti dibattiti culturali ad essi connessi, al di là delle sole letture deterministiche della topografia del globale.
Le dinamiche globali che interessano l’ambiente, le società, le strutture politiche ed economiche sono fra loro connesse, interagenti e interrelate spingendo alcuni fenomeni a diventare endemici, come quello della mobilità di persone e culture. In un’epoca di contrasti fra narrazione e realtà, la retorica delle frontiere aperte e della libera circolazione delle persone, soprattutto nel turismo, viene messa in crisi dalle traiettorie di comunità e individui per i quali la mobilità è una condizione permanente e obbliga a ripensare categorie come confine, cittadinanza, appartenenza. La biopolitica mostra come i corpi – individuali e collettivi – siano sempre più soggetti a processi di controllo, selezione, esposizione e valorizzazione, ridefinendo le forme del vivere, dell’appartenere, del lavorare e del migrare, in un contesto di crisi del diritto internazionale in cui protezionismo, guerra, riarmo e riassestamento degli equilibri geopolitici rendono difficile immaginare il futuro.
Le geografie relazionali sottolineano i limiti legati ad un approccio dicotomico in cui locale e globale sono percepiti come entità discrete: porosi e mutabili, ma pur sempre influenzati dallo spazio che contribuiscono a creare ed i cui confini sono sempre meno definiti, gli spazi urbani ridefiniscono le geografie del potere, della marginalità e dell’innovazione, spesso alimentando nuove disuguaglianze ma anche nuove forme di agency territoriale. Così come il paesaggio, luogo fisico e mentale, diventa testimonianza delle passate traiettorie e laboratorio delle future.
In un contesto in cui scelte neoliberiste hanno portato alla progressiva finanziarizzazione del potere e della politica, vale la pena interrogarsi su quale sia il contributo che la riflessione geografica può dare alla lettura dello sviluppo regionale, alle inevitabili asimmetrie tra aree centrali e periferiche, tra regioni integrate nei circuiti globali e territori marginalizzati, tra traiettorie di crescita e traiettorie di stagnazione o declino. Alla luce delle pressioni globali, quale ruolo riescono ancora ad avere le politiche pubbliche, le decisioni nazionali di politica economica, finanziaria, industriale ed energetica nella pianificazione territoriale e nella produzione degli spazi collettivi? Quale significato territoriale, spaziale, geografico e di scala (anche temporale) ha la crescente pressione umana sugli ecosistemi, anche in quanto campo di conflitto tra interessi divergenti in cui la transizione energetica e le traiettorie di risposta e adattamento sociale alle mutate condizioni ambientali restano comunque ancorate alla disponibilità di risorse e materie prime?
Ancora, quale ruolo in un contesto globale in continua e rapida trasformazione detengono la cultura, la memoria (intesa non solo come ricordo, ma come pratica spaziale e politica che costruisce e stratifica significati), le pratiche simboliche e gli ancoraggi territoriali delle identità individuali e collettive? Arte, letteratura, storia intersecano e si intrecciano con il pensiero geografico, aiutano a comprendere resistenze, permanenze, balzi innovativi e processi e percorsi di generazione e rigenerazione degli spazi del vissuto e dell’immaginato. Influenzano anche le prassi, le pratiche le consuetudini al di là del vissuto quotidiano, permeando le capacità dei territori di darsi organizzazioni e governance istituzionali in grado di leggere le trasformazioni in corso, di gestire l’incertezza e di orientare l’azione collettiva in contesti sempre più complessi, frammentati, e interdipendenti.
Declinare la parola guida “Traiettorie” significa, in definitiva, interrogare le direzioni della nostra epoca, esplorando le molteplici configurazioni che esse assumono nello spazio geografico e nelle pratiche che lo attraversano. Ma significa anche interrogare noi stessi, come comunità scientifica, sulla traiettoria della geografia come disciplina critica e/o base per la riconfigurazione di processi politici e di politiche: quali strumenti, quali linguaggi, quali responsabilità, nel tempo dell’incertezza planetaria e dell’intelligenza artificiale (co-autrice, assieme a menti analogiche, di parte di questa introduzione)?
L’invito che rivolgiamo per questa XV edizione è quindi quello di portare contributi capaci di leggere, descrivere, problematizzare e reinterpretare traiettorie in atto, attraverso un approccio aperto, multidisciplinare, transdisciplinare e, dove necessario militante e generativo. Come sempre, la Giornata si propone come spazio di confronto tra generazioni e ambiti di ricerca diversi, con l’obiettivo di far avanzare collettivamente la riflessione sul senso, sui limiti e sulle possibilità del “pensare oltre la globalizzazione”.

Riferimenti bibliografici

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Comitato scientifico:

Emanuele Frixa, Maria Laura Gasparini, Silvia Grandi, Elisa Magnani, Alessia Mariotti, Annaclaudia Martini, Claudio Minca, Mario Neve, Martina Tazzioli, Lorenzo Vianelli

Comitato organizzatore:

Daniel Finch-Race, Maria Laura Gasparini, Elisa Magnani, Alessia Mariotti, Annaclaudia Martini

EVENTO

OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE: Traiettorie / Trajectories

Rimini, 15 dicembre 2025
Università di Bologna
Campus di Rimini

Sede dell’evento:
Via Angherà, 22
47921 Rimini

INFO

Riferimenti e contatti:
Alessia Mariotti: ssg.traiettorie2025@gmail.com
Segreteria SSG: info@societastudigeografici.it


LOCANDINA

Soggetti promotori

Organizzato da Società di Studi Geografici e Centro di Studi Avanzati sul Turismo (CAST) dell’Università di Bologna – Campus di Rimini.

Con il supporto di:
Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita – QuVi
Dipartimento di Storia Culture e Civiltà – DISCI
Dipartimento di Beni Culturali – DBC
Dipartimento delle Arti – DAR
Dipartimento di Scienze Statistiche – STAT

Eventi Società di Studi Geografici
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