V Edizione delle Giornate di Studi interdisciplinari “Geografia e...”

A cura della Società di Studi Geografici

Geografia e Patrimonio

01 / 2024
Vercelli, 27-28 giugno 2024
Università degli Studi del Piemonte Orientale

Presentazione

GEOGRAFIA E… PATRIMONIO
Teorie, discorsi, questioni

V Edizione delle Giornate di Studi interdisciplinari “Geografia e…”

La Società di Studi Geografici propone anche quest’anno l’iniziativa delle Giornate di Studi Interdisciplinari “Geografia e…”, l’annuale appuntamento di inizio estate che dal 2020 si affianca agli incontri autunnali di “Oltre la Globalizzazione”.
Dopo il Paesaggio (2020), il Cibo (2021), la Tecnologia (2022) e l’Ecologia Politica (2023), le Giornate dedicano questa quinta edizione al tema complesso e attuale del Patrimonio, inteso nelle sue numerose declinazioni.

Nel suo uso comune, il concetto di “patrimonio” viene utilizzato soprattutto per definire le proprietà di una persona o un’eredità acquisita, come è evidente anche in inglese nell’analogo concetto di heritage.

L’idea di un patrimonio collettivo, nei confronti del quale possono essere attivate misure di salvaguardia e trasmissione, ha origini antiche ed è strettamente associata all’evoluzione dei sistemi di potere e dell’organizzazione sociale (Mariotti, 2016; Colavitti et al., 2018; Cerutti, 2021). Ad esempio, con l’affermarsi degli stati-nazione, l’idea dell’esistenza di un patrimonio nazionale ha svolto un ruolo chiave nei processi di nation-building e costruzione di un’identità condivisa, anche a discapito di prospettive alternative (Graham et al., 2000).

Associato a una grande varietà di aggettivi (genetico, culturale, naturale, storico, territoriale, ecc.) il patrimonio si può quindi definire come concetto “nomade” per eccellenza (Choay, 1995).

L’elemento centrale nella sua definizione è l’idea di attribuzione di valore presente e futuro ad alcuni elementi, materiali o immateriali, provenienti dal passato (Lowenthal, 2005).

In riferimento ai beni culturali, una specifica tipologia di patrimonio, Dematteis propone una definizione che può costituire un importante punto di partenza per uno sguardo geografico nei confronti del patrimonio: “il bene culturale è visto al tempo stesso come segno materiale localizzato, facente parte di un sistema di fatti territoriali oggettivi, e come valore in un sistema di relazioni sociali che gli conferiscono il significato di «bene»” (Dematteis, 2021, p. 105).

La geografia offre utili strumenti teorici e metodologici per studiare entrambe le dimensioni del patrimonio che emergono da questa sintetica definizione che può essere allargata a diverse tipologie di patrimonio: (a) un insieme di elementi materiali (e immateriali) localizzati sul territorio, che possono essere mappati, elencati, descritti, classificati; e (b) un insieme di valori che emergono da un sistema di relazioni sociali, attraverso il processo di patrimonializzazione (heritage-making).

La prospettiva relazionale e processuale alla base di questo secondo punto è al centro degli studi critici sul patrimonio (Critical Heritage Studies), basati sull’idea che il patrimonio veicola una sola versione del passato, tra le molte possibili. Per questo è fondamentale indagare le dinamiche di negoziazione, conflitto, esclusione, resistenza ed esercizio del potere che emergono nei processi di patrimonializzazione (Atkinson, 2005; Waterton and Watson, 2015)

Sono molte le domande “geografiche” che ci si può porre intorno al patrimonio. Ad esempio: quali sono gli attori territoriali che intervengono nella definizione del patrimonio e dei suoi valori? a quale scala questo avviene? come si può gestire il patrimonio attraverso le politiche territoriali? che ruolo ha il patrimonio nel contribuire alla definizione delle identità locali e sovralocali (es. nazionale, europea)? in che modo i processi di patrimonializzazione si legano ai conflitti per l’uso delle risorse? che ruolo può avere il patrimonio per supportare o contestare i sistemi di potere sul territorio? in che modo il concetto di patrimonio entra in relazione con altre fondamentali categorie geografiche come quelle di paesaggio, ambiente o natura? in che modo i discorsi sul patrimonio sono in grado di influenzare in maniera performativa l’agire spaziale dei soggetti? quale ruolo assumono la percezione e la memoria, sia individuale sia collettiva?

La call per la Giornata interdisciplinare di studi “Geografia e… Patrimonio” intende raccogliere contributi che si interroghino, a partire da queste e da molte altre domande, con riguardo al contributo che la geografia, in dialogo con le altre discipline, può fornire alla comprensione delle relazioni tra il patrimonio e i luoghi nei quali esso si localizza ed è investito di specifici valori. Ciò apre, indubbiamente, a interessanti ruoli, anche, progettuali e a dinamiche prospettive di (ri)uso e (ri)significazione.

Tra i molti possibili temi che potranno essere esplorati ci sono:

  • Il processo di patrimonializzazione, dalle “cose” al “processo”
  • Patrimonio e capitale sociale
  • La complessa definizione di patrimonio culturale
  • Territorio e patrimonio
  • Patrimonio e natura
  • Il paesaggio come patrimonio
  • Patrimonio e conflitti sulle risorse
  • Patrimonio energetico
  • Il ruolo dell’Unesco
  • Turismo e patrimonio
  • Città e patrimonio
  • Attivismo e movimenti di riappropriazione del patrimonio
  • Patrimoni abbandonati e sommersi
  • Patrimonio e cibo
  • Patrimonio tangibile e intangibile
  • Patrimonio, arte e media
  • Patrimonio e visual studies
  • Il patrimonio come componente della didattica e dell’educazione geografica

Call for session

A fronte del tema generale delle Giornate e dei punti sopra elencati, possono essere proposte specifiche sessioni tramite l’invio di un documento (massimo 2500 caratteri, secondo lo schema allegato) al Comitato Scientifico entro il 17 marzo 2024. Alla fine di marzo i proponenti riceveranno le informazioni relative all’esito delle loro proposte; sarà contemporaneamente predisposta e diffusa la Call for abstract delle Giornate con scadenza il 28 aprile 2024.

Riferimenti bibliografici

Atkinson, D. (2005). Heritage. In D. Atkinson, D. Sibley, N. Washbourne, and P. Jackson
(eds.) Cultural Geography: A Critical Dictionary of Key Concepts. Tauris.
Cerutti S. (2021). Patrimonio culturale e turismo: riflessioni intorno a un binomio territoriale nella prospettiva della sostenibilità. In Cerutti S., Cottini A., Menzardi P. (Eds.), Heritography. Per una geografia del patrimonio culturale vissuto e rappresentato, 19-63, Aracne Editrice.
Cerutti S. (2023). Paesaggio Turismo Sostenibilità. Una parabola geografica, Franco Angeli.
Choay F. (1995). L’allegoria del patrimonio. Officina.
Colavitti, A. M., Serra, S., & Usai, A. (2018). Locus amoenus: Pianificare il patrimonio culturale per una nuova geografia dello sviluppo (Vol. 3). Altralinea edizioni.
Dematteis G. (2021), Geografia come immaginazione. Donzelli.
Graham B., Ashworth G., Tunbridge J. (2000), A Geography of Heritage. Power, Culture and Economy. Routledge.
Lowenthal D. (2005). Natural and cultural heritage, International Journal of Heritage Studies, 11(1), 81–92.
Magnaghi A., a cura di (2005). La rappresentazione identitaria del territorio, Alinea.
Mariotti, A. (2016). Beni comuni, patrimonio culturale e turismo. In Commons/Comune: geografie, luoghi, spazi, città(pp. 437-438). Società di Studi Geografici.
Pettenati G. a cura di (2022) Landscape as Heritage. International Critical perspectives. Routledge
Waterton, E. and Watson, S. (eds.) (2015). The Palgrave Handbook of Contemporary Heritage Research. Palgrave Macmillan.

Comitato scientifico

Raffaella Afferni (Università del Piemonte Orientale), Fabio Amato (Università di Napoli L’Orientale,  Consiglio SSG), Stefania Benetti (Università del Piemonte Orientale), Valerio Bini  (Università di Milano, Consiglio SSG), Cristina Capineri (Università di Siena, Consiglio SSG), Stefania Cerutti (Università del Piemonte Orientale), Egidio Dansero (Università di Torino, Consiglio SSG),  Domenico de Vincenzo (Università di Cassino, Consiglio SSG), Francesco Dini (Università di Firenze, Consiglio SSG), Carla Ferrario (Università del Piemonte Orientale), Michela Lazzeroni (Università di Pisa, Consiglio SSG), Mirella Loda (Università di Firenze, Consiglio SSG), Monica Meini (Università del Molise, Consiglio SSG),  Andrea Pase (Università di Padova, Consiglio SSG), Giacomo Pettenati (Università del Piemonte Orientale), Elisa Piva (Università del Piemonte Orientale), Filippo Randelli (Università di Firenze, Consiglio SSG), Marcello Tadini (Università del Piemonte Orientale).

Comitato organizzatore

Stefania Cerutti (Università del Piemonte Orientale), Stefania Benetti (Università del Piemonte Orientale), Giacomo Pettenati (Università del Piemonte Orientale), Raffaella Afferni (Università del Piemonte Orientale), Carla Ferrario (Università del Piemonte Orientale), Elisa Piva (Università del Piemonte Orientale), Marcello Tadini (Università del Piemonte Orientale).

EVENTO

GEOGRAFIA E PATRIMONIO:
teorie, discorsi, questioni

V Ed. Giornate di studi interdisciplinari su “Geografia e…”

Vercelli, 27-28 giugno 2024
Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”

Sede dell’evento:
Piazza Sant’Eusebio, 5
13100 Vercelli (VC)

INFO

Riferimenti e contatti:
Stefania Benetti ssg.patrimonio2024@gmail.com
Segreteria SSG 
info@societastudigeografici.it

LOCANDINA

Soggetti promotori

L’iniziativa è organizzata dalla Società di Studi Geografici, in collaborazione con il Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (DISSTE) e il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa (DISEI) dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.