XIII Edizione della Giornata di Studio “OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE”

A cura della Società di Studi Geografici

OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE: Sud/South

02 / 2023

Presentazione

 

OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE: SUD/SOUTH

XIII Edizione della Giornata di Studio “OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE”

Da quando lo storico Adam Tooze lo ha rilanciato dalle pagine del Financial Times, il termine polycrisis è diventato di moda, a indicare la concorrenza di minacciose rotture degli equilibri ecologici, economici, sociali e geopolitici del Pianeta. Chi si riconosce in questo concetto – come il World Economic Forum, che ha destinato alla policrisi l’ultima edizione e ha pubblicato il Global Risks Report 2023 – pone l’accento sulla necessità di recuperare un equilibrio virtuoso accelerando il mutamento tecnologico e rimodulando le relazioni di mercato. Ma vi è invece chi considera il concetto di policrisi fuorviante, e ritiene che tutte le criticità che esso racchiude derivino da una sola causa comune, la gravissima e storica asimmetria nella distribuzione della ricchezza e nell’accesso alle risorse fra le comunità del mondo.    

Le Giornate SSG “Oltre la globalizzazione” discutono da dodici anni i processi economico-politici della contemporaneità, associando ogni anno la riflessione a una categoria di analisi geografica. Se quest’anno essa è uno dei punti cardinali, non è soltanto per la potenza evocativa e la grande ricchezza culturale e scientifica che su di esso si sono accumulate, ma per la centralità storica del Sud nella questione distributiva del denaro, del potere e delle risorse mondiali, e dunque per il suo straordinario rilievo politico.    

Osservare questa categoria dalla città di Messina rende naturale apprezzare il valore euristico della scala. Tre sono le sue manifestazioni che proponiamo come intelaiatura critica della tredicesima edizione della Giornata di studi e come indirizzi per la call for session.

La prima è quella globale. Benché il discrimine geoeconomico e geopolitico della Linea Brandt sia stato da tempo ridefinito, l’osservazione dal Global South è essenziale per la comprensione dei processi di accumulazione – by market, by policy, by dispossession – che definiscono i rapporti di potere del mondo contemporaneo. A essi corrisponde la varietà delle geografie del debito di sviluppo, focus cruciali della policrisi: la questione ambientale, il rompicapo energetico, la drammatica aggressione alla biodiversità, la questione demografica e le migrazioni, i global production network e il re-shoring, i production networkestrattivi e agroalimentari con il loro carico di conflitti neo-coloniali e sullo sfondo l’iniquità della questione alimentare, la questione sanitaria, le disparità educative e di genere, l’accesso alle tecnologie e i digital divides, le politiche (e le retoriche) di redistribuzione internazionale, l’Agenda 2030 da osservare alla luce delle nuove instabilità geopolitiche.

Ma la prospettiva globale può essere discussa anche da uno specifico punto di osservazione, e come seconda indicazione (non esclusiva) di scala proponiamo i grandi mari interni dell’Europa del Sud: il Mediterraneo e il Nero, linee di faglia e insieme spazi cerniera e di contatto, regioni che oggi come nel passato, nel global network come prima di Vasco da Gama, mediano intensissime relazioni fra Nord e Sud e fra Oriente e Occidente. I flussi migratori e l’incrudelimento del rapporto fra la sponda europea e quella sudorientale del Mediterraneo, il drammatico scenario di guerra costituitosi nella regione affacciata sul  Mar Nero, sono temi ineludibili per la geografica critica, così come la dimensione geostrategica, l’interazione culturale, il commercio e le specializzazioni economiche, le politiche regionali.

La terza dimensione scalare che proponiamo – ed è inevitabile che venga proposta – è quella del nostro Paese e del nostro spazio politico interno. Certo questa dimensione ospita anche le relazioni che esso ha con l’esterno, ma l’osservazione da Sud di un Paese dove la questione settentrionale da un trentennio ha sostituito la questione meridionale, ad onta delle asimmetrie dello sviluppo storiche e crescenti, ha attualità stringente e rilievo primario – a maggior ragione quando la battaglia politica sull’autonomia differenziata rischia di allentare sensibilmente i vincoli di coesione nazionale. E tuttavia l’osservazione da Sud e del Sud dell’Italia immaginiamo possa restituire un quadro molto articolato e ricco di elementi originali, di cui le categorie della ricerca geografica hanno il linguaggio e le competenze per illustrare la complessità.

Riepiloghiamo dunque, a titolo di esempio, alcuni temi per possibili sessioni:

  • il Sud come categoria geografica
  • il Global South nelle dinamiche della contemporaneità e le nuove geografie dello sviluppo
  • il Mezzogiorno d’Italia
  • l’insularità nel Mediterraneo
  • gli altri Sud
  • il Mediterraneo, il Mar Nero, gli altri mari del Sud Europa e altri mari del Sud
  • le migrazioni
  • lo sfruttamento delle risorse per la nuova svolta eco-tecnologica

EVENTO

OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE: Sud/South

Messina, 1 dicembre 2023
Università degli Studi di Messina

Sede dell’evento:
Dipartimento COSPECS
Via Concezione 6/8, Messina

INFO

Riferimenti e contatti:
Giovanni Messina: ssg.geosud2023@gmail.com
Segreteria SSG: info@societastudigeografici.it


LOCANDINA

Soggetti promotori

La Giornata di studio è organizzata dalla Società di Studi Geografici, in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina:
Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali (COSPECS)
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM)
Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche (SCIPOG)